Rammarico
Il rammarico oscuro che m'accascia,
io lo ritorco contro me in pungenti
sarcasmi, e sferzo di ragionamenti
ironici la mia arida ambascia.
Ma un solco vivo ciascun scherno lascia
dove i suoi colpi insiston violenti.
Sen duol con malinconici lamenti
quei che il duro voler urta e non sfascia.
Tristemente si duole: – A che sogghigni?
Più tu ti senti miserabil cosa,
più t'affanni a ostentar sdegni maligni.
Ecco: ora piangi, sfatta d'umiltà,
or s'avvilisce l'anima orgogliosa
ch'altro destar non seppe che pietà
Amalia Guglielminetti
fatte, non fatte, oppure indecise;
nel premere i tasti rimane il pensiero
come reagire, come comportarsi...
Nessun commento:
Posta un commento