Cerca nel blog

sabato 12 luglio 2025

Poesia a T., Le piante del lago, di Cesare Pavese

Le piante del lago
ti hanno vista un mattino.
I sassi le capre il sudore
sono fuori dei giorni,
come l’acqua del lago.
Il dolore e il tumulto dei giorni
non scalfiscono il lago.
Passeranno i mattini,
passeranno le angosce,
altri sassi e sudore
ti morderanno il sangue
– non sarà cosí sempre.
Ritroverai qualcosa.
Ritornerà un mattino
che, di là dal tumulto,
sarai sola sul lago.
[metà giugno 1946]. 

Cesare Pavese

Imperfetti circoli viziosi
riportano il tempo "ab libitum";
in uno scenario contestuale
reimmergo la bocca nel sale...

Nessun commento:

Posta un commento