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venerdì 20 novembre 2020

Epifonema, di Arturo Graf

Epifonema

Degno d’invidia e virtuoso e saggio
Chi dalla morte fu strozzato in cuna,
E sprofondò nel nulla, e insiem l’oltraggio
E il favore cessò della fortuna;

Né seppe di che triboli s’impruna
Ai vivi questo inutile viaggio,
Né contò le miserie una per una
Che van del sole maturando al raggio.

Non patì, non peccò; vana baldanza
Non chiuse in cor, né seguitò con vani
Passi il vano baglior della speranza;

Né conobbe, maggior d’ogni dolore
Che affatichi ed affranga i petti umani,
Il disperato spasimo d’amore.

Arturo Graf

spesso usato negli scritti di molti, di troppi,
esagerare, enfatizzare, creare false dimensioni;
siamo fatti così, spesso estremizziamola vita
a volte è la vita che si espande in noi...

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