ho ancora in tasca un biglietto inutilizzato
non leggo tra le righe significati riposti
non immagino altro che un dispettoso dolore
Alfred Sisley "La piena a Port-Marly" |
Ti regalai
Ti regalai un abisso, disse lei,
ma in maniera tanto sottile che lo capirai solo
quando saranno passati molti anni
e sarai lontano dal Messico e da me.
Quando ne avrai bisogno lo scoprirai,
e quello non sarà
il finale felice,
bensì un istante di vuoto e felicità
E magari allora ti ricorderai di me,
anche se non tanto.
in giorni
come questo
ho bisogno che tu
mi passi le dita
fra i capelli
e parli piano
Allungandosi
Dentro al guscio
cranico della chiocciola
freme la lingua umida della vita –
sta già cercando
di frantumare lunghi secoli di mutismo
e di allungarsi
verso la prima vocale da pronunciare
al limite estremo
dell’universo.
Lo zampognaro
Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
Gianni Rodari
Seasons of love
Five hundred twenty five thousand six hundred minutes
Cinquecentoventicinque mila seicento minuti
Five hundred twenty five thousand moments so dear
Cinquecentoventicinque mila momenti così cari
Five hundred twenty five thousand six hundred minutes
Cinquecentoventicinque mila seicento minuti
How do you measure? Measure a year?
Come misuri? Misuri un anno?
In daylights,
In albe
In sunsets,
Tramonti
In midnights,
In mezzenotti
In cups of coffee,
In tazze di caffè
In inches, in miles, in laughter, in strife
In pollici, in miglia, in risate, in litigi
In five hundred twenty five thousand six hundred minutes
In 525600 minuti
How do you measure a year in a life?
Come misuri un anno nella vita?
How about love?
Che ne pensi dell'amore?
How about love?
Che ne pensi dell'amore?
How about love?
Che ne pensi dell'amore?
Measure in love...
Misura in amore
Seasons of love...
Stagioni d'amore
Seasons of love...
Stagioni d'amore
Five hundred twenty five thousand six hundred minutes
Cinquecentoventicinque mila seicento minuti
Five hundred twenty five thousand journeys to plan
Cinquecentoventicinque mila viaggi da organizzare
Five hundred twenty five thousand six hundred minutes
Cinquecentoventicinque mila seicento minuti
How do you measure a life of a woman or a man?
Come misuri la vita di un uomo od una donna?
In truths that she learned
Nella verità che (lei) ha imparato
Or in times that she cried
O nelle volte in cui ha pianto?
In bridges he burned
Nei ponti che (lui) bruciò
Or the way that she died
O il modo in cui (lei) morì?
Its time now to sing out though
È ora di cantare nonostante
The story never ends
La storia non finisca mai
Let′s celebrate remember a year in a life
celebriamo il ricordo di un anno in una vita
Of friends
degli amici
Remember the love...
Ricorda l'amore
(Oh you gotta remember the love)
Oh devi ricordare l'amore
Remember the love...
Ricorda l'amore
(Oh yeah, its a gift from up above)
È un regalo dal cielo
Remember the love...
Ricorda l'amore
(Sing out, give out, measure your life
Canta, dai, misura la tua vita
In looooooove...!)
in amore!
Seasons of love...
Stagioni d'amore
Seasons of love...
Stagioni d'amore
Team
Call all the ladies out
They’re in their finery
A hundred jewels on throats
A hundred jewels between teeth
Now bring my boys in Their skin in craters like the moon
The moon we love like a brother, while he glows through the room
Dancin' around the lies we tell
Dancin' around big eyes as well
Even the comatose they don’t dance and tell
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
I’m kind of over getting told to throw my hands up in the air, so there
So all the cups got broke
shards beneath our feet
but it wasn’t my fault
And everyone’s competing
for a love they won’t receive
'Cause what this palace wants
is release
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
we’re on each other’s team
we’re on each other’s team
team
we’re on each other’s team
We live in cities you’ll never see on screen
Not very pretty, but we sure know how to run things
Living in ruins of a palace within my dreams
And you know, we’re on each other’s team
I’m kind of over getting told to throw my hands up in the air
we’re on each other’s team
I’m kinda older than I was when I revelled without a care
And you know And you know
Colloquio
Un uomo qualunque mi domandò:
che cosa pensi del sesso?
Una delle meraviglie della creazione, risposi.
Restò disorientato, poiché confonde le cose
e s’aspettava che io dicessi maledizione,
solo perché prima gli avevo confidato: il destino dell’uomo è la santità.
La donna che mi domandò piena d’odio:
lei si depila là in basso? lo domandò sorridendo,
pensando che così mi poteva meglio assassinare.
Magnifici sono il calice e la verga che contiene,
peloso o no.
Santo, santo, santo è l’amore, poiché viene da Dio,
non poiché uso guanto o rasoio.
Che cosa può contro di lui l’escremento?
Anche la rosa, che cosa può in suo favore?
Se “copre la moltitudine dei peccati ed è benigno,
come la morte duro, come l’inferno tenace”,
riposa nel tuo amore, che starai bene.
L’incubo
Che stai facendo, figlio?
Sogno, madre mia, sogno che sto cantando,
e tu mi chiedi, nel sogno: che stai facendo, figlio?
Cosa canti nel sogno, o figlio?
canto, madre mia, che avevo una casa.
E adesso la casa non ce l’ho. Questo canto, madre mia.
Avevo la mia voce, o madre, e la mia lingua avevo.
E ora non ho né voce né lingua.
Con la voce che non ho, nella lingua che non ho,
dalla casa che non ho, io canto la mia canzone, o madre.
(Traduzione di Silvio Ferrari e Nadira Šehović)
Odio l'amore
Non amo i cordogli,
Autentici complimenti in ritardo
E gentilezze
Che biascichiamo dopo lo scadere del tempo
Odio gli elogi,
Menzogne eloquenti
Non amo la poesia classica
Perché ha bisogno di libri di commento
E di battaglioni di interpreti
Odio la critica contemporanea
Moneta facile
Non amo i quaderni di brutta
Mi ricordano poesie
Incomplete
E odio le poesie pubblicate
Mi spiace che non saranno mai complete
Non amo la celebrità
Le luci uccidono
E io non sono ingenuo come la farfalla
E odio vivere nell’ombra
Esattamente come un frutto in potenza
Che non sarà mai maturo
Non amo avere un naso
“Un naso in rilievo come una frase eccettuativa”
Odio avere due gambe
Perfettamente uguali
Come una scala che non serve a nulla
Perché senza gradini
Non amo la macchina
Veicolo frivolo
Che ha bisogno di quattro ruote
Per trovare stabilità
E odio la bicicletta
Perché si muove
Come qualsiasi codardo uccello meccanico
Che non ha la forza di volare
Non amo essere chiamato
Tàhar el-Marrakši
Così come odio essere additato
Odio i sorrisi rossicci
Che maltrattano il mio nome negli uffici comunali
Chiamadomi ogni volta:
“Monsieur Tà’à ‘Adnàn!”
Non amo l’odio
Perché è spesso gratuito
Senza ragioni fondate
E odio l’amore
Perché costa caro
Non amo la domenica
Perché è un giorno pigro,
Mi ricorda che: domani si ricomincia
E odio il lunedì
(Vedi domenica)
Non amo vivere solo
La solitudine è gelida
Come una notte di dicembre
In cui ho sofferto per il calorifero guasto
E odio vivere con gli altri:
È un inferno
Non amo
Che il mio sangue scorra
Senza poterlo fermare
E odio essere privo di sangue
Non amo l’orologio a muro
Perché mi ricorda
Il tempo perso
E odio l’orologio da polso
Perché compete con i battiti del cuore
Non amo la pace
Perché rende monotona la vita
E senza gusto
E odio la guerra
Perché è il contrario della pace
Non amo la vita
Perché è figlia di cagna
E odio la morte:
il suo ultimo latrato.
Taha Adnan
La prima volta mi sono innamorato
dello splendore dei tuoi occhi,
del tuo riso,
della tua gioia di vivere.
Adesso amo anche il tuo pianto
e la tua paura di vivere
e il timore di non farcela
nei tuoi occhi.
Ma contro la paura
ti aiuterò,
perché la mia gioia di vivere
è ancora lo splendore dei tuoi occhi.
Sistemazioni
Premi su un’estremità
abbastanza a lungo
questa diventa insensibile
In questo ripido canalone
dove un imprevisto mi ha bloccato
ogni roccia coperta di muschio
ogni nodo nella corteccia, ogni
goccia di pioggia
fa infinita differenza
Quale piccola ricca vita.
Alla fine dei crampi
la potrò abbracciare
Melinda Smith
Poesia verticale 51
Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e ti fecondi,
che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso
Roberto Juarroz
Ipotesi
E
se il diavolo
avesse tentato Adamo.
Adamo avrebbe tentato
Eva?
Muhammad as-Salhi