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giovedì 13 maggio 2021

Echi, di Anonimo

Echi

 Non sento ormai che l'eco
di parole tue lontane
del suono non rimane
che rumore ma ancora spreco
il coacervo di attimi insieme
costretti nel gorgo emotivo
di sguardi, di volti, di un vivo
consunto copione  che preme
sul cuore crepato e consunto
storie di noi, di altri, del mondo
che gira intorno nel tondo
che siamo, reale o presunto.

Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
 
Alexandre Cabanel
"Eco"

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