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lunedì 3 maggio 2021

Potessero le mie mani..., di Federico Garcia Lorca

Potessero le mie mani...

Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
 

Garcia Lorca

"running dry" in un maggese freddo,

non sento l'odore dell'erba, del fieno;
pago pegno alle cose che dico, che scrivo,
infierisco ancora su quello che sono...

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