Un pò d'oro nel fango
Mi dicevo anche: vivere è altra cosa
da quest’oblio del tempo che passa,
non le stragi dell’amore e dell’usura –
dal mattino alla notte lo facciamo:
fendere il mare, fendere il cielo, la terra,
volta per volta uccello, pesce, talpa, infine:
giocando a mescolare l’aria, l’acqua, i frutti
e la polvere; agendo come, bruciando per,
andando verso, a raccogliere cosa? Il verme
nella mela, tra le messi il vento, tanto tutto
sempre ricade, tanto tutto ricomincia e niente
mai è uguale a quello che era, né meglio né peggio,
e non cessa di ripetere: vivere è altra cosa.
da quest’oblio del tempo che passa,
non le stragi dell’amore e dell’usura –
dal mattino alla notte lo facciamo:
fendere il mare, fendere il cielo, la terra,
volta per volta uccello, pesce, talpa, infine:
giocando a mescolare l’aria, l’acqua, i frutti
e la polvere; agendo come, bruciando per,
andando verso, a raccogliere cosa? Il verme
nella mela, tra le messi il vento, tanto tutto
sempre ricade, tanto tutto ricomincia e niente
mai è uguale a quello che era, né meglio né peggio,
e non cessa di ripetere: vivere è altra cosa.
Guy Goffette
si scuote nel contesto odierno;
pervicaci sentimenti pervadono
aree di indiscussa fermezza...
Nessun commento:
Posta un commento