Le oscure
Negli angoli discreti degli altari
scorron corone fra le dita snelle
figure curve come vecchierelle,
cui lumeggian di scorcio i lampadari.
Tutte han gli stessi movimenti rari,
gli stessi volti scarni di zitelle.
Si salutan con occhi di sorelle,
cercando un riso in fondo ai cuori amari.
Sembran celare con gelosa cura
il male di sentire a ogni ora farsi
più vuoti i polsi e l'anima più oscura.
E ciascuna furtiva si dilegua,
senza rumore, quasi per sottrarsi
a un dileggio sottil che la persegua.
Amalia Guglielminetti
grandi, e severi sguardi ancora
riescono a dare timore, paura.
Solitudine che nutre il dolore...
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