Sempre in attesa, continua lo stillicidio di energie e risorse.
Mi sento più vecchio e comincio ad eseere stanco e ad avere timore di quello che potrebbe succedere. Non ho paura del dolore, ho paura della tristezza, della malinconia che mi prende ogni volta che fermo lo sguardo su quello che amo. Chissà se sarà ancora lunga questa perigliosa attraversata. Questa cosa che cresce dentro di me come un figlio non mi ama ma è mia, come tutti i pensieri che faccio.
Che disperata sensazione di angoscia che provo!
ma perché anzichè farti attraversare dalle cose come se andassi alla deriva non cerchi di trattenerle dentro di te?. Mi ricordi un uomo che ho amato al di sopra della mia stessa vita e che ha avuto tanta paura dell'amore, che questo lo "distraesse" dal dolore che è scappato via senza nessuna spiegazione.Un uomo che si nega all'amore perché ha paura della sofferenza che può trarne e che paradossalmente acuisce quela che si porta dentro come se fosse un cancro. Vivi, innamorati, senza paura. E comunque vadano le cose è sempre meglio amare ( anche se non si è riamati) che essere morti dentro. Come quell'uomo che tanto mi ricordinon vuole ess
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