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lunedì 19 febbraio 2018

Febbre leggera, di Jean-Baptiste Para


Una febbre leggera

Perdere quel che avrebbe potuto essere
ha lasciato una traccia,
una parola mancante
nel lato del fogliame
in cui gocciola il tempo.
L’inerte ha in sé una velocità
che non raggiungerò mai.
È la nostra stanza sulla strada.
Vorrei guardarti in viso
nell’attimo in cui il mondo prende fuoco.
Ma tutto ciò che è
soffre ad essere tradotto.
Chi potrebbe separare le ombre
perché tornino a conoscere l’attesa?
La poesia s’impara
strisciando fra le ortiche.
So bene che devo soffocare la mia voce.

Jean-Baptiste Para
traduzione di Lucio Mariani
 
 
amori disperati, disprezzati,
sentimenti chiusi in anime perse,
solo così si riesce a contare le ore;
i giorni, quelli andati, non tornano...

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