L’abito
Nevica. Che volevi tu, anima,
Di nascita eterna, che non abbia avuto?
Guarda, tu hai qui
Una veste di festa ancora per la morte.
Di nascita eterna, che non abbia avuto?
Guarda, tu hai qui
Una veste di festa ancora per la morte.
Un abito come nell’adolescenza,
Di quelli che uno prende con cura in mano
Poiché la stoffa è trasparente e resta
Tra le dita che la svelano alla luce,
Si sa che è fragile come l’amore.
Di quelli che uno prende con cura in mano
Poiché la stoffa è trasparente e resta
Tra le dita che la svelano alla luce,
Si sa che è fragile come l’amore.
Ma foglie e corolle vi sono ricamate
E già la musica si intende
Nella stanza vicina, illuminata,
Un misterioso ardore ti prende la mano.
E già la musica si intende
Nella stanza vicina, illuminata,
Un misterioso ardore ti prende la mano.
E vai, il cuore ansimante, nella grande nevicata.
Yves Bonnefoy
da "L'esilio e il sacrificio"
traduzione di Davide Bracaglia
i miei, non sempre a luogo,
ingiusti spesso dimessi e lisi
ma dignitosi sempre, come sono io...
Nessun commento:
Posta un commento