Una scatola di spezie
Non sai mai dove comincerai -
da una semplice parola, un suono, una porzione chiusa -
Non sai mai se la causa immediata
è il profumo dell’erba falciata,
o il gruccione avvelenato
caduto tra i gerani
come concausa
al suono di una campana nascosta -
da una semplice parola, un suono, una porzione chiusa -
Non sai mai se la causa immediata
è il profumo dell’erba falciata,
o il gruccione avvelenato
caduto tra i gerani
come concausa
al suono di una campana nascosta -
Non lo sai mai. Quella che chiamiamo anima
è come una scatola di spezie sigillata.
Finché è chiusa il senso dell’olfatto resta in attesa
impotente. Aperta –
beati gli anosmici che non conoscono
il brivido delle narici riempite
dall’aroma della resina
il fremito sottile
di inghiottire la prima vocale
prima che cali e si mescoli
con il caos.
E il suo penetrare.
Il sudore.
Il piacere.
E il dolore.
è come una scatola di spezie sigillata.
Finché è chiusa il senso dell’olfatto resta in attesa
impotente. Aperta –
beati gli anosmici che non conoscono
il brivido delle narici riempite
dall’aroma della resina
il fremito sottile
di inghiottire la prima vocale
prima che cali e si mescoli
con il caos.
E il suo penetrare.
Il sudore.
Il piacere.
E il dolore.
Abba Kovner
da "Shirat Rosa", 1987
spezie, profumi di oltremare, belli,
frangipane e onde, polveri antiche;
La Spezia, adotta un poetastro, escono
versi a fiumi, parole scomposte...
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