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mercoledì 9 ottobre 2019

Al mondo, di Andrea Zanzotto

Al mondo
 
Mondo, sii, e buono;
esisti buonamente,
fa’ che, cerca di, tendi a, dimmi tutto,
ed ecco che io ribaltavo eludevo
e ogni inclusione era fattiva
non meno che ogni esclusione;
su bravo, esisti,
non accartocciarti in te stesso in me stesso
 
Io pensavo che il mondo così concepito
con questo super-cadere super-morire
il mondo così fatturato
fosse soltanto un io male sbozzolato
fossi io indigesto male fantasticante
male fantasticato mal pagato
e non tu, bello, non tu «santo» e «santificato»
un po’ più in là, da lato, da lato
 
Fa’ di (ex-de-ob etc.)-sistere
e oltre tutte le preposizioni note e ignote,
abbi qualche chance,
fa’ buonamente un po’;
il congegno abbia gioco.
 
Su, bello, su.
 
Su, münchhausen.
 
Andrea Zanzotto
 
 
quello che si sta intorno, addosso,
umanità piena di contrasti e reietta;
un mondo di cosa? per chi?
Siamo barche in balia del mare del vivere...

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