IX, 153
O città, dove sono le tue mura,
i ricchi templi, le teste dei buoi
sacrificati? E il peplo tutto d’oro,
gli alabastri di Pafo? Dov’è più
il simulacro di Atena? Ogni cosa
ti fu tolta dalla guerra, dal lungo
scorrere del tempo e dalla potente
Moira, mutando così la tua sorte.
L’invidia vinse anche te: solo il nome
e la tua gloria non riuscì a oscurare.
Agazia lo Scolastico
città che affondano nel tempo,
come la mia di longobardi miti
ridonda e sopperisce al fato
murato in un impianto di sensi...
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