Cerca nel blog

venerdì 29 gennaio 2021

Boboli, di Dino Campana

Boboli

Nel giardino spettrale
Dove il lauro reciso
Spande spoglie ghirlande sul passato,
Nella sera autunnale,
Io lento vinto e solo
Ho il profumo tuo biondo rievocato.
Dalle aride pendici
Aspre, arrossate ne l'ultimo sole
Giungevano i rumori
Rauchi già di una lontana vita.
Io su le spoglie aiuole
Io t'invocavo: o quali le tue voci
Ultime furon, quale il tuo profumo
Più caro, quale il sogno più inquieto
Quale il vertiginoso appassionato
Ribelle sguardo d'oro?
Si udiva una fanfara
Straziante salire; il fiume in piena
Portava silenzioso
I riflessi dei fasti d'altri tempi.
Io mi affaccio a un balcone
E mi investe suadente
Tenero e grandioso
Fondo e amaro il profumo dell'alloro:
Ed ella mi è presente
(Tra le statue spettrali nel tramonto)

Dino Campana

Giardini fantastici, fiori, colori,
un eden trascorso e mai scordati;
il tempo dello stupore ha ritratto
spire avvolgenti di deboli suoni...

Nessun commento:

Posta un commento