Mistiche
Simili a gru, migranti ad oriente,
trasvolavan le Mistiche, in sì mite,
in sì celestial sogno rapite,
ch'ogni atto lor ne sorridea eloquente.
Del passato obliose, del present
inconscie, già viventi delle vite
serafiche, già assunte alle infinite
promesse, il cui promettitor non mente.
Già le fronti raggianti, quasi incluse
nell'aureola. Già le lunghe ciglia,
quasi abbagliate dal fulgor, socchiuse.
Già presso al limitar della vallea
sacra, ove il re in clamide vermiglia
dirà a ciascuna: – Veni Sponsa mea.
Amalia Guglielminetti
Nessun commento:
Posta un commento