Protocollo cittadino #43
il mattino presto porta silenzio nell'anima,
solo pochi rumari ci avvertono al mondo:
un ticchettio di orologio, il borbottio di una caffettiera...
Si sente il ritmo del cuore, quello del respiro,
come fossimo parte di un qualcosa,
come briciole di tempo, di eternità.
In questo irreale che siamo si sente forte,
un richiamo, una voce interiore che grida
non riusciamo a capire il senso, il significato,
eppure distintamente udiamo,
la lingua universale del mondo...
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