Fuochi fatui
Com’anime ignude,
Che un soffio ne porta,
Guizzano, vagano
I fochi fatui
Sull’onda morta
Della palude.
Pallidi fochi
Rapiti in lenta
Lenta vertigine,
Sull’acqua immobile,
Nell’aria spenta,
Tremoli e fiochi.
E in lor compagnia,
Nel bujo sospesa,
Io veggo splendere,
Di scialbo e fievole
Bagliore accesa,
L’anima mia:
Luce smarrita
E moribonda,
Che già si stempera,
Che già dileguasi
Nella profonda
Notte infinita.
Arturo Graf
di un core sommerso da stille;
lacrime percorrono vie usuali
lungo volti perplessi nel mondo...
Nessun commento:
Posta un commento