Dall'argine
Posa il meriggio su la prateria.
Non ala orma ombra nell’azzurro e verde,
un fumo al sole biancica: via via
fila e si perde.
Ho nell’orecchio un turbinio di squilli,
forse campani di lontana mandra:
e, tra l’azzurro penduli, gli strilli
della calandra.
Giovanni Pascoli
di primavere che sommano
anni percorsi si polverose
strade e argini sfiorati...
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