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giovedì 26 giugno 2025

Contemplazione, di Arturo Graf

Contemplazione

Quand’io contemplo da quest’erma altura,
Ove sospira tra’ ginepri il vento,
Sfavillar senza fin lo smarrimento
Degli astri accesi nella notte oscura;

Vinto da uno stupor, da uno sgomento
Di cieca, ignota, universal sciagura,
Che sempre fu, che interminabil dura,
Il cor nel petto avviluppar mi sento.

E penso le infinite anime erranti
Nell’abisso de’ cieli e senz’aita
Cacciate, offese, piangenti, preganti:

E imploro la pietà d’una infinita
Forza che il tronco maledetto schianti
E la radice onde fiorì la vita.

Arturo Graf

Contemplo spesso anime perse,
quasi lontane nel tempo e cuore;
eppure sento premere in petto il sole
di quando la luce era chiara e forte...

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