Ulisse
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Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d’onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede, coperti d’alghe, scivolosi, al sole belli come smeraldi. Quando l’alta marea e la notte li annullava, vele sottovento sbandavano più a largo, per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno è quella terra di nessuno. Il porto accende ad altri i suoi lumi; me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore.
Umberto Saba
isola lontana si vede
come azzurra magia,
per un attimo intenso,
poi ancora scompare
e riappare a marinai diversi...
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martedì 27 novembre 2012
Ulisse di umberto Saba
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