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lunedì 11 giugno 2018

L'inizio della festa, di Giorgio Bàrbieri Squarotti


L'inizio della festa
 
Volle offrire la festa dell'inizio
nella sua stanza appena sistemata
(e quante negligenze, tuttavia:
una calza spaiata, nera, su una sedia,
le mutandine appese alla finestra,
un fazzoletto forse sporco, storto
un quadro con le rose e i tulipani),
ma soltanto e a fatica riuscì
a aprire la bottiglia di barbera,
e i dolci e le pizzette tutti si erano
confusi, e rotolarono le arance
sul pavimento fino oltre la porta):
sconsolata e affannata, si sedette
sul divano viola, il capo curvo
per celare le lacrime tremanti,
poi si decise per l'unico riscatto
possibile della sua inettitudine,
iniziò a spogliarsi, pure in questo
inesperta e turbata, e imbarazzata
si mostrò nuda nel vivo fulgore
come la Verità che è, finalmente.

Torino, 1 gennaio 2002
 
 Giogio Bàrberi Squarotti
da "Le Langhe e i sogni, 2003
 

festa, insieme, con altri,
si scompare sommersi da musica
e si beve, si balla, si ride;
così almeno ricordo...

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