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martedì 26 giugno 2018

Luce di Giugno, di Richard Wilbur

Luce di giugno

La tua voce, nel chiaro mondo dei giorni di giugno,
mi ha chiamato da fuori la finestra. Stavi lì,
leggera ma composta, come nel giusto sguardo,
fisso e lieve, dell’estate incontestata tutte
le cose elevano le loro sembianze nell’aria intatta.

Il tuo amore pareva allora semplice e intero
come la pera appena colta che mi hai lanciato e il tuo viso
nitido come i puntini e le macchie sulla pelle della pera,
che son sempre promessa di buon vino, accanto a un fuoco
screziato, dalle forme più fatali di qualsiasi grazia umana.
 
E il tuo dono allegro – oh quando l’ho visto cadermi
tra le mani, attraverso tutta quella luce ingenua,
mi è sembrato benedetto dalla verità e da una gioia nuova
come dev’esser stato il primo, più grande, dono.

Richard Wilbur

Traduzione di Paola Loreto

 

Giugno ha la luce più intensa,

finisce la primavera, arriva l'estate;

mia madre è stata un frutto di  Giugno

mia madre mia manca terribilmente...

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