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martedì 19 febbraio 2019

Mio male, mio bene..., di Giovanni Raboni


M
io male, mio bene, così vicini

ormai che tante volte vi confondo,
che risse facevate quando il mondo
era pieno di luce e i teatrini

del cuore non scritturavano ombre
ma angeli e demoni in carne e ossa
e da tutte le parti, nella fossa
di chi rammenta, nelle quinte ingombre

di macerie, nei cessi, nel foyer
annerito dagli incendi ferveva
l’incauta vita… Certo, si solleva
ancora il sipario, ogni sera c’è

spettacolo – ma senza vincitori
né vinti, senza sangue, senza fiori.
 
Giovanni Raboni
 
 
in un posto lontano, via dai problemi,
il quotidiano mi assilla, da sempre;
ricordo la bella spensieratezza di quando,
ragazzo imberbe spadroneggiavo il mondo...

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