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mercoledì 27 febbraio 2019

Dopo la vita cosa?..., di Giovanni Raboni

Dopo la vita cosa? ma altra vita,
si capisce, insperata, fioca, uguale,
tremito che non s’arresta, ferita
che non si chiude eppure non fa male

– non più, non tanto. Lentamente come
risucchiati all’indietro da un’immensa
moviola ogni cosa riavrà il suo nome,
ogni cibo apparirà sulla mensa

dov’era, sbiadito, senza profumo…
Bella scoperta. È un pezzo che la mente
sa che dove c’è arrosto non c’è fumo
e viceversa, che fra tutto e niente

c’è un pietoso armistizio. Solo il cuore
resiste, s’ostina, povero untore.


Giovanni Raboni

 

ricongiungersi, ritrovarsi, riunirsi,
enorme catarsi all'orizzonte, forse,
ciò che siamo saremo, vedremo;
l'attesa conduce pensieri lontani...

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