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mercoledì 20 febbraio 2019

A mia figlia, di Charles Tomlinson

A mia figlia

“Le famiglie” dico, sapendo che non è
la parola giusta, “sono belle”.
“Le famiglie belle”, rispondi, aggiungendo
all’aggettivo scontato un po’ di sale,
“sono belle”. Ma volevo dire quanta strada
noi (famiglia itinerante) abbiamo fatto
dal giorno che son sceso portandoti a cavalluccio
in quel canyon dell’Arizona con il suo torrente
che indugiava ampio e lento sotto di noi;
poi è stato il Susquehanna col suo corso regolare;
e ora la rapida corrente del Severn ricorda
che il tempo non si ferma, anche se la figlia
che tu tieni per mano a me sembra
la stessa bambina che portavo in Arizona.
No – hai ragione – belle non va.
Ma solo una famiglia può rivisitare
il tempo a questo modo: i legami di sangue
ci radicano nello spazio, non immobili come alberi,
ma egualmente soggetti alla terra, al tempo, al clima,
le nostre dimore e storie legate come in rima.


Charles Tomlinson
Traduzione di Massimo Bacigalupo
 
 
cresci così, bene, bella, ridente,
cresci come l'erba nei prati,
cresci come la marea, alta,
sei nel mio cuore come non mai...

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