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lunedì 24 agosto 2020

Speranza, di Guido Gozzano

Speranza
 
Il gigantesco rovere abbattuto
l'intero inverno giacque sulla zolla,
mostrando in cerchi, nelle sue midolla
i centonovant'anni che ha vissuto.
 
Ma poi che Primavera ogni corolla
dischiuse con le mani di velluto,
dai monchi nodi qua e là rampolla
e sogna ancora d'essere fronzuto.
 
Rampolla e sogna - immemore di scuri -
l'eterna volta cerula e serena
e gli ospiti canori e i frutti e l'ire
 
aquilonari e i secoli futuri...
Non so perché mi faccia tanta pena
quel moribondo che non vuol morire!
 
Guido Gozzano
da "La via del rifugio"


"spes" ultima dea per l'uomo,
nei ricordi, nei momenti, in tutto;
disperazione e dolore ripongono in lei,
la gioia, serena sorella, in disparte

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