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venerdì 5 marzo 2021

Chi mi cammina dentro, di Raffaele Carrieri

Chi mi cammina dentro
 
Chi mi cammina dentro
e orma lascia di fuga?
Chi rimuove l'antica collera,
chi brucia, chi mi fruga?
Chi si serve del mio piede
e attraversa la strada
non mia?
Chi l'amico percuote
con la mia buona mano?
Frammenti d'altre vite,
memorie di peccati
antichi io mi porto.
 
Morte del fiume
Non c'erano donne a piangere
la morte del fiume
né madonne con le spade
e fazzoletti: all'oscuro moriva
come un cavaliere caduto
da cavallo. Non c'era luna
a piangere né fidanzata
mentre i neri battellieri
percuotevano all'oscuro
con mazze e martelli
il corpo morto dei fiume.
Non c'erano monache a piangere
né orfanelle: non c'era l'angelo.
l'angelo delle sere d'inverno
chissà dov'era con la sua slitta
bianca e le sue lane.
 
Raffaele Carrieri
da "Lamento del gabelliere"
 
insondabile la mente ricerca vie d'accesso,
siamo esseri umani insomma, animali ancora;
mentre sfuma il silenzio si anima il mondo,
un caffè mi riporta al pensiero dove vorrei...

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