...e a poco a poco si sentì chiamato
indietro: in campagna, nel giardino oscuro
dove i tigli sono così ombrosi e immensi,
e i mughetti hanno un profumo così virgineo,
dove i tondi salici in fila
dall’argine s'inchinano sull'acqua,
ove la florida quercia cresce dalla terra fertile,,
dove odora di canapa e d’ ortica...
Laggiù, laggiù nei campi sconfinati
dove la terra, nereggia simile a velluto,
dove la segale, ovunque poggiate l’occhio,
oscilla dolcemente, in onde tranquille.
E cade un pesante raggio dorato,
di là dalle bianche, tondeggiante nuvole diafane;
la si sta bene...
Tratto da un poema dato alle fiamme.
Ivan Sergeevič Turgenev
le difficili salite, le discese affrettate,
si oscilla tra sbuffi improvvisi di vento;
il progressivo salire dell'anima è scomposto
come effimere che volano insieme...
si oscilla tra sbuffi improvvisi di vento;
il progressivo salire dell'anima è scomposto
come effimere che volano insieme...
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