Cerca nel blog

mercoledì 23 novembre 2022

Amami, di Jouama Haddad

Amami

Mi trasporto in punta di piedi
mi trasporto nel galoppo della mia vista.
Mi avvolgo nelle fasce della mia pelle.
Mi abbraccio desiderandomi.
Benedico il mio flusso, lo zampillare che da me proviene.
Mi cullo sul mio seno.
Alle mani germoglianti infilo i guanti della poesia.
Reclamo la rivelazione,
le mie incisioni sono su pietra.
La mia immagine reca acqua alla sete
ed esche alla rete dei pescatori.
Trascorro i rintocchi delle campane della sera
scolpendo.
Dormo nella mia stessa ombra.
Indosso la mia natura beduina
quando sono stanca.
Entro in un giardino
che non mi istiga contro me stessa.
Amo la mia anima impossibile,
quella i cui piedi
sono ignoti alla terra.

Joumana Haddad

Ancora negli anni che vanno si pensa
all'amare, al darsi, o è solo passione
di vecchi che vedono gli altri passare,
che sanno di odori diversi, impregnati...

Nessun commento:

Posta un commento