In un viavai di indugi e di pensieri
liane oscillano della memoria.
in ombra taciturne si passano
parola e filigrane intessono
a una canzone nuova.
Quale filo t’incatena nella valle
oscura? Eri farfalla d’oro.
Brucavi l’erbe in orizzonti estremi-.
Io non ricordo questo vuoto appeso
non ricordo turbamento e peso.
in angoli smarriti
la vita trema come rena sparsa.
Indecisione estrema come seme
d’erba in un cristallo di neve.
Grazia Di Lisio
da “Un asciugar di tempo”
orizzonti vicini e lontani sono
concetti stretti intorno alla vita,
come quegli abbracci che fremono
e poi ti lasciano subito andare...
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