Cerca nel blog

domenica 27 ottobre 2024

La gabbia, di Sergio Corazzini

La gabbia

Ben salda era di grétole e di staggi
la gabbia, a primavera, se di fuori
benigno sole offriva a’ bei canori
pennuti la dolcezza dei suoi raggi;

ma poi che nostalgia di viaggi
tenne i cari a Leonardo cantori,
fuggiron via pei cieli ampi e sonori,
desiosi di piú limpidi maggi.

Or fatta muta de’ suoi canti onde era
superba, come di sue corde, lira,
la gabbia triste e pur fidente sta:

come l’anima mia che piú non spera
e continuamente si martira
in un desio di giocondità.

Sergio Corazzini

In una gabbia chiuso credo
di vivere, dolorosamente stare;
le ansie pesano come macigni
e il cuore palpita provato...

Nessun commento:

Posta un commento