Raccapriccio
Per la selva folta e scura,
Sotto il cielo spento,
Passa come un raccapriccio di paura
Un gran brivido di vento.
Ecco, il mare delle fronde
Freme, s’agita, si lagna:
Vasto il gemito si leva e si diffonde
Tutto intorno alla campagna.
Ma di nubi incoronato,
Dietro l’erta rovinosa,
Lentamente spunta il volto insanguinato
Della luna tempestosa.
Truce volto di Medusa,
Boccheggiante, innorrescente,
Che di sbieco, fra la tenebra confusa,
Guarda in giù sinistramente.
Tosto il vento vagabondo
Nel lontan vanisce:
Sopraggiunta da novello orror profondo
La foresta ammutolisce.
Arturo Graf
Poesie come lenitivo al male
che entra dentro, che squassa;
compostamente diligente creo
mie immagini false mondo...
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