anch'io a Novembre sogno,
il sole che più non scalda scende precoce
le mie montagne nel freddo umido
e pungente che condensa in nuvole il fiato.
A Novembre sogno
e mi desto nell'irreale bruma
che preannuncia l'Inverno
Novembre
E poi – se accadrà ch’io me ne vada -
resterà qualchecosa
di me
nel mio mondo –
resterà un’esile scìa di silenzio
in mezzo alle voci –
un tenue fiato di bianco
in cuore all’azzurro -
Ed una sera di novembre
una bambina gracile
all’angolo d'una strada
venderà tanti crisantemi
e ci saranno le stelle
gelide verdi remote -
Qualcuno piangerà
chissà dove – chissà dove –
Qualcuno cercherà i crisantemi
per me
nel mondo
quando accadrà che senza ritorno
io me ne debba andare.
Antonia Pozzi
Un dito del sole
RispondiEliminagiocando tra i rami
buca,
con un timido fascio di luce
la volta livida su fronde sopite.
Aria bagnata
di vetro grigio
sospesa
greve su foglie accese
Così,
rosso e silente
scorre l’autunno.
Fragile crepitio del mio passaggio