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lunedì 28 aprile 2014

Levante, di Giuseppe Ungaretti

Levante

La linea
vaporosa muore
al lontano cerchio del cielo
Picchi di tacchi picchi di mani
e il clarino ghirigori striduli
e il mare è cenerino
trema dolce inquieto
come un piccione
A poppa emigranti soriani ballano
A prua un giovane è solo
Di sabato sera a quest’ora
Ebrei
laggiù
portano via
i loro morti
nell’imbuto di chiocciola
tentennamenti
dei vicoli
di lumi
Confusa acqua
come il chiasso di poppa che odo
dentro l’ombra
del
sonno.

Giuseppe Ungaretti


sole che nasce
o che muore sul mare,
sole che irrora le onde,
un poco di vento, una vela,
lo scoglio e la luce...

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