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lunedì 8 agosto 2016

La rosa, di Sergio Solmi

 
La rosa
 
La rosa
 che l'inverno dischiuse,
 svolse, innervò, arricciò,
 vetrificò
 d'incarnatini zuccheri, venò
 d'impercettibile sangue. Fissata
 nel suo gelo oltrevita, la penso
 perfetto emblema d'un giorno, a disfarsi
 non destinata foglia
 dopo foglia nel molle
 sfacelo delle stagioni, ma come
 aereo, spettrale cristallo, di colpo
 a frangersi.

 
 Sergio Solmi
 
 
ormai il grano ridotto a palle di paglia,
l'oro giace a terra, confuso al marone;
cicale stridono ancora su alberi alti,
mi manca la voglia, il fiato... 

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