Marina
Un oceano d’asfalto e di bitume,
Squallido, muto, senza movimento!
Póltron sovr’esso le viscose spume,
Poltre nell’aria soffocato il vento.
Squallido, muto, senza movimento!
Póltron sovr’esso le viscose spume,
Poltre nell’aria soffocato il vento.
Sull’orizzonte il sol come un portento
Squarcia l’orror delle fumose brume,
E sbarrando l’enorme occhio cruento
Folgora in giro il formidabil lume.
Via pel livido ciel fugge uno stuolo
Di negri uccelli, a più lieta dimora
Silenzïosi dirizzando il volo.
Sola in mezzo al terrifico deserto
Galleggia immota una vetusta prora
Col ponte raso e col gran fianco aperto.
Arturo Graf
"Marina" firma illeggibile |
ora cominciano altri paesaggi,
quelli del sole che arretra,
comincio a sentire il riflesso,
le mille consuetudini tornano...
Nessun commento:
Posta un commento