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sabato 3 novembre 2018

Il fiume lo sa..., di Sunil Gangopadhyay

Il fiume lo sa
 
Sulla riva del fiume resta solitaria
          la camicia azzurra di qualche infelice
Non c’è nulla, neppure la chiara luce del giorno
Un giorno inutile pieno d’ombra
Dove è andato quell’uomo?
          Nell’acqua, all’improvviso,
cercando un inferno che coprisse il suo cuore?
O forse si è sdraiato
nell’ornato silenzio del bosco?
Sul suo corpo sono cadute
          alcune foglie
Gli infelici non lasciano tracce
          dei passi perduti
Ma sulla riva del fiume questo sciame di fili azzurri
          sembra la favola vera di ogni vita
Come se l’essenza di qualche respiro,
la vanità di un regno perduto, una lettera spiacevole
fossero mie, perché fui io che un giorno
qui affogai in silenzio: il fiume lo sa.
 
Sunil Gangopadhyay
 

un fiume, un amico lontano,

lo rivedo ogni tanto, lo attraverso eppure...
quella sensazione di freddo perdura, allontana;
mi specchio e più non mi conosco...
 
 

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