"Io vado in nessun luogo"
Pensarti almeno, Pier,
in un inniò* lucente, i piedi sporchi d'erba
al riparo dal silenzio,
preso, come in giardino, dal verso strano
di un uccello nascosto che non conosci
eppure è come già sentito
per le strade tue di dentro.
Presa anch'io da quel verso, mi riscuote
il tuo allegro "Prendi".
Vola sull'acqua, la scaglia, vola sull'acqua,
che non scorre, vola,
salta sulla mia riva,
è nella mia mano. È lucente.
Ida Vallerugo
Pensarti almeno, Pier,
in un inniò* lucente, i piedi sporchi d'erba
al riparo dal silenzio,
preso, come in giardino, dal verso strano
di un uccello nascosto che non conosci
eppure è come già sentito
per le strade tue di dentro.
Presa anch'io da quel verso, mi riscuote
il tuo allegro "Prendi".
Vola sull'acqua, la scaglia, vola sull'acqua,
che non scorre, vola,
salta sulla mia riva,
è nella mia mano. È lucente.
Ida Vallerugo
*"Inniò" è il titolo di una poesia di Pierluigi Cappello (da Assetto di volo, Crocetti Editore). È un avverbio friulano, ormai caduto in disuso, che significa "in nessun luogo"
ci sono luoghi ed altri posti;
vivere è andare e venire da loro,
è costringere immagini nel cuore...
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