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domenica 23 febbraio 2020

Febbre, di Antonio Spagnuolo

Febbre

Ora strappi le frange della febbre
tra corde irraggiungibili e l’arsura
dei ricordi, malinconie
condotte tra i miei giorni incompiuti.
Così le inezie scalcinate ove il divano
ed il cerchio di noi stessi ondeggia
deformando le dita.
Ecco i bagliori continuano a momenti.
Quel giro preferito, ben disposto a silenzi,
mormora sottintesi alle nebbie.
Piegato allo specchio
come un ladro offro bicchieri
per custodire tristezze,
figure deformate mi travolgono
e non comprendo cosa mai circonda la mia casa
nel vortice dei giorni che costringono
al pianto, uno scherzo sprecato.
Mentre la rabbia ripercuote e riaffiora
l’antica solitudine, sommessa,
l’oscura implacabile favola
che penetra ogni mattina nelle maglie
di immagini passate, è l’irrazionale
esperimento che attanaglia.
 
Antonio Spagnuolo
 
 
sale il livello di preoccupazione, febbre!
improvvisa manifestazione di paura;
si vive in una bolla di immagini e cuori,
siamo impazziti e una madre ancora ricordo...

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