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giovedì 1 ottobre 2020

Cuore strano, di Arturo Graf

Cuore strano
 
Il mio povero core
Ha una natura strana,
Non so dir se migliore,
O peggior dell’umana.

Ferito, esso non muore,
Ma più non si risana,
Vive col suo dolore,
Ed ogni cura è vana.

Mutan speranze e inganni
Quali in campo le spiche,
Ma il suo mal più non langue.

Passano i mesi e gli anni,
E le ferite antiche
Nel silenzio dan sangue.
 
Arturo Graf
 

povero cuore il mio perdonami,
gli amori vissuti e quelli sognati;
cuore distratto da tutto e da tutti,
lo ritrovo a battere per ogni emozione...

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