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venerdì 9 ottobre 2020

Morte regina, di Arturo Graf

Morte regina

Diritta al ciel, di mezzo al mar sonante,
Una montagna smisurata sale,
Negra nel baglior vasto siderale,
Fatta di mura di cittadi infrante.


Sull’erta cima, incontro al sol raggiante,
Sfolgora glorïoso e trïonfale
Un tempio che la cupola ha d’opale
E le colonne immani d’adamante.


Rotondo è il tempio e d’ogni banda aperto,
Ed ha nel mezzo un trono alto e rotondo
Di tenebrosa porpora coverto.


E in mezzo ai tempio, e sull’immobil trono,
Siede la morte coronata e il mondo
Guata all’ingiro soggiogato e prono.

Arturo Graf


Non mi piace parlare di Lei,
nera Signora, silenziosa e tetra;
circonda ogni momento della vita

si annida in fondo, nel cuore...


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