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giovedì 8 ottobre 2020

Anapesti per un gufo, di Fernando Bandini

Anapesti per un gufo

Gufo, gufo, dove sei nascosto,
tu che fai vibrare di tristezza
la notte taciturna sopra cui la luna
si affaccia con i suoi corni d’argento?
Non si capisce se sei qui vicino
o se viene da lontano il tuo verso fioco
(a meno che il suono della tua voce
non salga dal fondo dell’Erebo).
Fratello di uccelli notturni
>quando canti nella notte profonda
tu ci rammenti l’eterno e le cose ultime,
altro che cattivi presagi, come si crede.
Sembra piuttosto una rauca ninna-nanna,
il tuo gemito tra le ombre.
Allora su, chiudiamo gli occhi e il letto

Fernando Bandini


 

figure lessicali complesse inducono
retropensieri, ricordi, la scuola di allora;
il mattino è sempre silenzio, nel buio,

la notte fatica a lasciarmi, sono stanco...

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