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mercoledì 22 maggio 2024

Puttanieri di quell'ignobile taverna.., di Publio Valerio Catullo (37)

37

Puttanieri di quell'ignobile taverna
nove colonne oltre il tempio dei Dioscuri,
credete d'avere l'uccello solo voi,
di poter fottere le donne solo voi,
considerandoci tutti cornuti?
O forse perché sedete cento o duecento
in fila come tanti idioti, non credete
che potrei incularvi tutti e duecento?
Credetelo, credetelo: su ogni muro
qui fuori scriverò che avete il culo rotto.
Fuggitami dalle braccia, la donna mia,
amata come amata non sarà nessuna,
anche lei, che mi costrinse a tante battaglie,
siede tra voi. E come se ne foste degni
la chiavate tutti e non siete, maledetti,
che mezze canaglie, puttanieri da strada:
tu piú di tutti, tu Egnazio, capellone
modello, nato fra i conigli della Spagna,
che ti fai bello di una barba incolta
e di denti sciacquati con la tua urina.

Publio Valerio Catullo

Nel turpiloquio spesso nascondo
paure o sogni indecifrati e vaghi;
ritempro il respiro che affoga
nell'ansia dei non sapere ancora...

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