(a Jose, buon viaggio)
Come gli angeli di quand'eri piccina
nel volo confusa, sola, senz'ali
la casa, quella di sempre, la tua
passando radente pensasti la vita.
Infranto sullo sterile cortile il sogno
Infranto sullo sterile cortile il sogno
cullato nel cuore fin da bambina,
principessa mancata, sola, disposta,
prigioniera del mondo, mamma.
Ora di te ho il ricordo, quel gesto
un saluto nascosto dalla porta di casa
e la mia fretta che non mi ha fatto fermare
e i tuoi occhi e quel triste presagio.
Mi manchi nei sensi, nel cuore
amica di un tempo, amica lontana
ora sei un cigno del cielo, leggera
come la brezza che viene dai monti.
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
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