Immagine ingannevole
Mai stato chi volevi essere,
chi pensavi di essere.
L’abito sbagliato
in un mondo alla rovescia.
Sempre andato avanti a menzogne,
la prima fidanzata, non hai mai creduto
che le frasi più semplici
fossero le più intime. A te l’apparenza
era più familiare
del primo pensiero,
avevi troppo mondo, troppo muschio
sulla tua statua, ti ergevi
con il libro che nemmeno desideravi leggere,
un uomo di carne divenuto stucco,
un angelo d’ombra, solo,
e avvolto nella vuota professione
del tuo nome.
Cees Nooteboom
Mai stato chi volevi essere,
chi pensavi di essere.
L’abito sbagliato
in un mondo alla rovescia.
Sempre andato avanti a menzogne,
la prima fidanzata, non hai mai creduto
che le frasi più semplici
fossero le più intime. A te l’apparenza
era più familiare
del primo pensiero,
avevi troppo mondo, troppo muschio
sulla tua statua, ti ergevi
con il libro che nemmeno desideravi leggere,
un uomo di carne divenuto stucco,
un angelo d’ombra, solo,
e avvolto nella vuota professione
del tuo nome.
Cees Nooteboom
da "Poesia come meditazione"
traduzione di Fulvio Ferrari
traduzione di Fulvio Ferrari
le false prospettive, le visioni,
ciò che si crede e invece è altro;
ingannato dai sensi spesso sbagliai
ora ci vedo meno e sbaglio ancora...
Nessun commento:
Posta un commento