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martedì 28 agosto 2018

XLIII, da sonetti per Elena, di Pierre de Ronsard

 
XLIII

Quando sarai ben vecchia, la sera, accanto al fuoco,
dipanando e filando seduta a un lume fioco,
ripetendo i miei versi dirai, meravigliata:
“Nel tempo che ero bella Ronsard mi ha celebrata”.

Sentendo le parole tu non avrai fantesca,
già mezzo sonnacchiosa dopo la sua fatica,
che al nome di Ronsard non si scuota, ormai desta,
e con eterna lode il tuo nome benedica.

Io sarò sottoterra, fantasma disossato,
e tra le ombre e i mirti troverò la mia quiete.
Tu presso il focolare, vegliarda rattrappita,

rimpiangerai l’amore che fiera hai disdegnato.
Non credere al domani e vivi ore liete;
e fin d’ora raccogli le rose della vita.
 
Pierre de Ronsard
da Sonetti per Elena
Traduzione di Maria Luisa Spaziani
 
 
scrivere per qualcuno, poetare,
versi costretti da rime o liberi
per cantare un amore, un sogno;
da tempo mi manca quell'estro che avevo...

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