Come può essere giusto che io dia
Quello che posso dare?
Lasciare che tu sieda
Sotto una pioggia di lacrime salate
Dove si ascoltano gli anni sospirosi
Risospirare sulle mie labbra una rinuncia
Tra infrequenti sorrisi cui la vita
Vien meno, nonostante
Le tue suppliche? O miei timori
Che ciò sia affatto ingiusto!
Non siamo pari noi, da essere amanti
Lo so e per questo mi affliggo
Che chi offre doni come i miei
Sia annoverato tra gli avari.
Suvvia, non macchierò
La tua porpora di polvere
Né appannerò col fiato
Avvelenato il tuo cristallo
Veneziano, né ti darò amore
Che sia ingiusto. Solo, amore mio…
Io ti amo tanto!
Ma lascia correre.
Quello che posso dare?
Lasciare che tu sieda
Sotto una pioggia di lacrime salate
Dove si ascoltano gli anni sospirosi
Risospirare sulle mie labbra una rinuncia
Tra infrequenti sorrisi cui la vita
Vien meno, nonostante
Le tue suppliche? O miei timori
Che ciò sia affatto ingiusto!
Non siamo pari noi, da essere amanti
Lo so e per questo mi affliggo
Che chi offre doni come i miei
Sia annoverato tra gli avari.
Suvvia, non macchierò
La tua porpora di polvere
Né appannerò col fiato
Avvelenato il tuo cristallo
Veneziano, né ti darò amore
Che sia ingiusto. Solo, amore mio…
Io ti amo tanto!
Ma lascia correre.
Elizabeth Barrett Browning
da "Eccesso e oblio dei sensi"
traduzione di Edoardo Albinati
traduzione di Edoardo Albinati
quello che si riesce, che si può,
è sempre una questione di misure;
valutare è facile, il difficile è fare,
prigionieri siamo di un lungo sogno...
Nessun commento:
Posta un commento