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sabato 23 marzo 2019

L'assiuolo, di Giovanni Pascoli

L'assiuolo
 
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.

Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
 
 
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
 
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...
 
Giovanni Pascoli
da "Myricae", 1891
 
 
la natura ci crea e ci distrugge,
questo mondo ormai è pesante
pieno di insulti e dolori e morte;
l'uomo... il virus della terra...

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