Tradiscono perciò le foglie, i mari,
così cantati, la rivelazione?
se lo chiede la mente per crinali
divisi da stagioni come giorni.
Le praterie brucate dal ricordo,
le foglie amare, le lune eloquenti,
corse da febbre – perdono il disegno?
Così o come sia, prega che forte
sia la mano che verga la sua sorte:
che la forma lasciata come impronta
su ogni cosa – illeggibile fonema –
non la disperda il vento di una lingua
immagine di sé, ma la ferisca,
la faccia sanguinare: perché avvenga.
così cantati, la rivelazione?
se lo chiede la mente per crinali
divisi da stagioni come giorni.
Le praterie brucate dal ricordo,
le foglie amare, le lune eloquenti,
corse da febbre – perdono il disegno?
Così o come sia, prega che forte
sia la mano che verga la sua sorte:
che la forma lasciata come impronta
su ogni cosa – illeggibile fonema –
non la disperda il vento di una lingua
immagine di sé, ma la ferisca,
la faccia sanguinare: perché avvenga.
Daniele Piccini
da "Inizio fine"
domande, domande, domande,
sono le risposte che voglio;
siamo alla perenne ricerca del senso,
siamo noi nel mondo, soli...
Nessun commento:
Posta un commento